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1° semestre 2016: crescita del commercio bilaterale del 15,2%

Secondo i dati dell’Ufficio Statistiche lituano, le esportazioni della Lituania verso il resto del mondo sono diminuite del 2,4% rispetto al primo semestre del 2015, mentre le importazioni hanno mostrato una flessione del -5,3%. Il deficit della bilancia commerciale lituana è pari a 1.134,2 mln.

I principali paesi fornitori della Lituania sono nell’ordine: la Russia (13,1% del mercato), Germania (12,4%), Polonia (11%), Lettonia (7,4%) e l’Italia con una quota di mercato pari al 5,65%. Seguono al sesto posto i Paesi Bassi (4,9%), mentre la Francia si colloca al 9° posto (3,4%) e la Spagna al 17° posto (1,9%).

I principali mercati di sbocco dell’export lituano sono nell’ordine: la Russia (quota del 12,8% con un -6,9% rispetto al primo semestre del 2015), Polonia (9,7%), Lettonia (9,6%), Germania (7,9%), seguita dagli Stati Uniti (5,6%). L’Italia, con una quota pari al 2,2%, si colloca al 14mo posto.

L’export italiano è cresciuto da 560,2 mln del primo semestre 2015 a 669,8 mln del primo semestre 2016 con un aumento pari al 19,6%. Le esportazioni lituane verso l’Italia sono passate da 226,3 Mln del primo semestre 2015 a 236,3 Mln del primo semestre 2016, con una crescita del 4,4%. L’interscambio Italia-Lituania è cresciuto da 786,5 mln del primo semestre 2015 a 906 mln del 1 semestre 2016 (+15,2%), con un surplus a noi favorevole per 433,5 mln.

Di seguito le principali voci dell’export italiano, in valore ed in percentuale, sul totale del nostro export:

– macchinari, applicazioni meccaniche, accessori per 150,9 mln (pari al 22,6% del nostro export, in crescita del 3,1% rispetto ai 146,5 mln del primo semestre 2015);

– veicoli, aerei, navi, altre attrezzature da trasporto per 132,7 Mln di Euro (19,8% dell’export con un +219% rispetto ai 60,6 mln/euro);

– tessuti ed articoli tessili per 69,3 mln/Euro (10,3% dell’export con un +11,2% rispetto ai 62,3 mln/euro);

– metalli di base e prodotti di metallo per 49,1 mln/euro (7,3% dell’export con un +1,5% rispetto ai 48,4 mln/euro);

– plastica ed articoli in plastica per 44,7 Mln di Euro (6,7% dell’export con un + 42,8% rispetto ai 31,3 mln/euro);

– prodotti delle industrie chimiche e industrie connesse per 39,3 mln/Euro (5,9% dell’export con un +17,6% rispetto ai 33,4 mln/euro);

– preparati alimentari; bevande, spiriti, tabacchi per 35,4 mln/euro (5,3% dell’export con un -14,4% rispetto ai 41,3 mln/euro);

– manufatti vari per 34,8 mln/euro (5,2% dell’export con un +24,3% rispetto ai 27,9 mln/euro);

– prodotti di origine vegetale per 18,6 mln/euro (2,8% dell’export con un -38,8% rispetto ai 30,3 mln/euro);

– prodotti minerali per 17,5 mln/euro (2,6% dell’export con un +1591% rispetto a 1,1 mln/euro);

– lavori in pietra, gesso, cemento, ceramica; vetro per 14,2 mln/euro (2,1% dell’export e con un -10,4% rispetto ai 15,9 mln/euro);

– strumenti ed apparecchi ottici, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo, apparecchi medico-chirurgici, orologeria, strumenti musicali per 13,9 mln/euro (2,1 % dell’export con una crescita del 42,2% rispetto ai 9,8 mln/euro);

– pellame, cuoio, pelli da pellicceria, borse per 13,5 mln/euro (2% dell’export e con un -1,4% rispetto ai 13,7 mln/euro);

– calzature, copricapi, ombrelli, etc. per 13,4 mln/euro (2% dell’export con un calo del 12,1% rispetto ai 15,2 mln/euro);

– paste in legno o altre materie fibrose, carta per 10,3 mln/Euro (1,5% dell’export con un -18,2% rispetto ai 12,5 mln/euro);

– legno, carbone di legna, lavori in legno per 5,2 mln/euro (0,8% dell’export e con un -7,8% rispetto ai 5,7 mln/euro);

– grassi e olii animali o vegetali, grassi alimentari lavorati per 3,6 mln/euro (0,5% dell’export con un +262% rispetto ai 1,3 mln/euro);

– animali vivi e prodotti di origine animale per 1,7 mln/euro (0,3% dell’export e con un -16,7% rispetto ad 2,04 mln/euro);

– perle fini o coltivate, pietre preziose (gemme), pietre semipreziose o simili, metalli preziosi per 1,1 mln/euro (0,2% dell’export con un +33,4% rispetto a 0,8 mln/euro);

– armi, munizioni e loro parti ed accessori per 0,13 mln/euro (0,13% dell’export con un -13,3% rispetto a 0,15 mln/euro).

Dal lato delle esportazioni lituane verso l’Italia, le principali voci merceologiche risultano nell’ordine: prodotti di origine animale (per 70,8 Mln di Euro in crescita del 2%), di cui il 45% costituiti da prodotti lattiero caseari (per 32,1 Mln di euro, -18,5% rispetto al 1° semestre del 2015), seguiti da tessile ed articoli tessili (per 27,1 Mln di Euro con un -1,5%), macchinari (per 25,9 Mln di Euro con un +8,4%), manufatti vari (per 24,7 Mln di Euro con un +6,9%).

Si registra una solida ripresa di tutti i principali comparti di forza del nostro export quali macchinari, veicoli, tessile, metalli, plastica, prodotti chimici, strumenti ottici, mentre permane la flessione dei settori alimentari e bevande, ortofrutta, calzaturiero e pellame.